«La crescita negli Stati Uniti spinge il settore immobiliare globale» Il tema volatilità è tornato centrale. Cosa attendersi? «Investire non diventerà più semplice nei prossimi anni. Il fattore politico in vari Paesi nel mondo continuerà a influire sull’economia e sui prezzi, rendendo la vita più difficile agli investitori impegnati a navigare periodi di elevata volatilità. Ad esempio, i titoli tecnologici, forti della loro tendenza ad apprezzarsi nel lungo termine, potrebbero essere una buona soluzione per chi aspetta che questo periodo di bassa crescita passi. Lo scontro tra gli Stati Uniti e il gigante cinese Huawei è arrivato come un fulmine a ciel sereno e ha colpito tutto il comparto». Dove trovare quindi investimenti interessanti? «Meglio guardare ad aree meno vulnerabili agli sviluppi commerciali. Nell’immobiliare globale, ad esempio, ci siamo portati da un atteggiamento più difensivo a uno più neutrale. Seppur elevate in un’ottica di lungo termine, le valutazioni del real estate sono infatti tornate prossime alla normalità, mentre la forza del mercato del lavoro, in particolare negli Usa, dovrebbe continuare a supportare il comparto. Vediamo favorevolmente gli investimenti nell’immobiliare che offrono rendimenti interessanti, un posizionamento più sicuro nella struttura del capitale e una minore volatilità». E nel settore finanziario? «Ci piace il settore finanziario statunitense sia per la sua resistenza alle tensioni commerciali, sia per il potenziale beneficio che avrebbe da un’impennata della curva di rendimento legata a un accomodamento della Fed». ¦LA CHAT Chat con Karen Watkin vicepresidente e gestore di AllianceBernstein

Libero Quotidiano – Ed. Milano | 19-09-2019 | p. 33