IL NUOVO EDIFICIO FIRMATO DA BIG-BJARKE INGELS Citylife, cambia ancora lo skyline di Milano di Paola Dezza CityLife. Il rendering del progetto Un quarto edificio iconico con 102 appartamenti di alto livello è ai nastri di partenza per il completamento di Citylife, ultima fase del progetto iniziato nel 2004 a Milano. Il progetto è stato presentato ieri da Gabriele Galateri di Genola, presidente del gruppo Generali. -a pagina 14 Milano, l’edificio iconico di Citylife sarà firmato da Big-Bjarke Ingels IMMOBILIARE Mazzocco (Generali Re): «Il progetto che incarna il futuro della città» In partenza anche l’ultimo lotto di residenze, altri 102 appartamenti da vendere Paola Dezza Un quarto edificio iconico e altri 102 appartamenti di alto livello sono ai nastri di partenza per il completamento di Citylife, ultima fase del progetto iniziato nel 2004 a Milano. È lontana oggi la crisi immobiliare con cui nel passato l’iniziativa, oggi interamente di Generali assicurazioni, ha dovuto fare i conti. «Una crisi che aveva fatto temere epiloghi come quello di Canary Wharf, iniziato con un investitore e completato da un altro» ha detto Gabriele Galateri di Genola, presidente di Generali, ieri alla conferenza di presentazione del nuovo building. Ma oggi il vento è cambiato, soprattutto a Milano. Alle spalle delle due palazzine liberty degli anni Venti, antica porta di ingresso della Fiera campionaria, sorgeranno quindi due unità collegate da un porticato che sembra sorreggere la base di una sfera immaginaria, mentre un sottile colonnato si affaccerà sulle tre torri, fino a oggi cuore del complesso. Generali ha scelto quindi di non affiancare una quarta torre simile agli edifici esistenti disegnati da Arata Isozaki, oggi occupato dagli uffici di Allianz, da Zaha Hadid (la torre che ospita Generali) e all’edificio di Daniel Libeskind, che si prepara ad accogliere Pwc. Ma l’edificio più alto del nuovo progetto sarà comunque superiore a cento metri di altezza. A vincere il bando di gara lanciato dal gruppo assicurativo di Trieste è stato lo studio danese BigBjarke Ingels group, sbaragliando la concorrenza di altri cinque candidati. «Abbiamo scelto questo progetto perché incarna il futuro ha detto Aldo Mazzocco, amministratore delegato di Generali real estate -.Vogliamo che sia un edificio iconico, che rappresenti il momento che viviamo, in cui si parla sempre più di smart working e di coworking, e possa restare nel tempo come valido esempio di architettura e di arte». Parte dunque la fase di completamento del quartiere con un investimento di ben oltre cento milioni di euro che permetterà di realizzare un grande portale di accesso a CityLife lungo l’asse Domodossola. «Fare una quarta torre come quelle esistenti non aveva senso visto che la piazza si chiama Tre torri» scherza l’architetto Bjarke Ingels, autore del disegno, che ha sottolineato un legame più che decennale con Milano. Il nuovo building si svilupperà su una superficie di 53.5oometri quadri, “Per una lunghezza di oltre 20o metri é ospiterà uffici. Non sono previste superfici commerciali d4 `rilievo, nikittre non è stata accanteiata l’ipotesiíhe ilpiù piccolo d lig edifici possà:fsiere un hoteL t vdri partirantio fine zozo per . …ere:completati entro giugno del 2023. L’obiettivo è di affittare il nuovo complesso a un unico tenant, al massimo a due conduttori. Partirà anche la costruzione dell’ultimo lotto residenziale su via Spilla, altri 102 appartamenti da mettere sul mercato. Con la nuova parte residenziale si arriverà a un totale di 638 residenze nell’ambito di ben 366mi1a mq di superficie complessiva, con ramila mq di parco pubblico. «Con CityLife ci siamo posti un obiettivo ambizioso che pensiamo di aver raggiunto, quello di rigenerare e riqualificare l’area della Fiera di Milano che abbiamo restituito integralmente alla città in una forma completamente rinnovata e fruibile da tutti» dice Armando Borghi, ad di CityLife. A RIPRODUZIONE RISERVATA t Il nuovo profilo di Citylife. Nella zona dell’ex Fiera di Milano arriva la nuova costruzione